Pochi minuti ed entrerò nel mio giorno speciale. Di solito, da un giorno diventa una settimana, ma di festeggiare non se ne ha mai abbastanza.
Sono nata alle 4.30 di mercoledì. Ho svegliato tutto l’ospedale. Piangevo. La vita era già stata ingiusta oppure ero semplicemente sfortunata. Un’infermiera del turno di notte non aveva fatto il buco alla tettarella del biberon.
Non usciva nulla. Piangevo.
“avrà una colica!”
A pancia in giù!
Pianti e ancora pianti.
Un prodotto del demonio.
“se è così la prima notte, figurarsi poi…”
Il poi, dopo 28 anni, è semplice: so semplicemente nata con la sfiga.